Tirocinio formativo

Al fine di ottemperare a quanto dettato dall’Art. 161 (Regolare svolgimento della pratica) del Regolamento sul Praticantato approvato dal Consiglio Nazionale Geometri in data 22 e 23 novembre 2006 e redatto secondo quanto previsto dalla Legge del 7 marzo 1985 n. 75 e successive modificazioni il Consiglio Direttivo del Collegio dei Geometri di Grosseto ha costituito una Commissione formata da quattro colleghi che settimanalmente fanno dei colloqui ai geometri iscritti all’Albo dei Praticanti, al fine di verificare che il tirocinio venga eseguito con serietà, trattando il più possibile gli argomenti attinenti la professione di geometra.

Questa Commissione nasce agli inizi degli anni 1990 quando era costituita dai colleghi Alfonso Barontini e Fabio Dibi e pochi anni dopo sono entrati a farne parte i colleghi Maurizio Fabbroni, Emilio Lecce e Marcello Fabbri. A tutt’oggi questa Commissione è formata dagli stessi colleghi, che con dedizione continuano, due pomeriggi al mese, ad ascoltare i tirocinanti ponendo a ciascuno domande inerenti la professione e che riguardano i vari argomenti: catasto, edilizia, agricoltura.

I ragazzi spesso non danno il giusto valore a detti colloqui che sono fatti nel loro interesse e per dargli una mano a capire a cosa serve il tirocinio e cosa, nei diciotto mesi che precedono l’esame, bisogna approfondire e studiare al meglio. A volte è successo che il praticante chiamato non si sia presentato e nel caso lo stesso e il professionista dal quale svolge il periodo di pratica, vengono chiamati ad un colloquio dal Presidente.

Questa commissione svolge un grande lavoro, con un grande impegno che da sempre viene mal ripagato dai ragazzi in quanto, sia durante i colloqui che poi soprattutto in fase di esame, assistiamo a delle preparazioni alquanto scadenti: molto dipende dai ragazzi, ma altrettanto dalla scuola e da noi professionisti che troppo spesso accogliamo i ragazzi presso i nostri studi senza avere la consapevolezza della responsabilità che ci impegniamo a prendere.

Il Collegio  organizza una simulazione della prima prova d’esame per i ragazzi che poi devono affrontare l’esame di abilitazione; questa prova assume due aspetti molto importanti: la prima quella di trovarsi nella stessa condizione della mattina della prima prova, a disegnare con le squadrette e con le problematiche che la progettazione pone; la seconda quella di discutere degli errori fatti con i professionisti geometri che anche in questo caso cercano di aiutare mettendo in evidenza le criticità nella progettazione eseguita affinché in fase di esame non vengono commessi gli stessi errori.

Il Consiglio Direttivo si rapporta con la Commissione per capire come e dove intervenire al fine di migliorare la preparazione dei futuri professionisti; pur con un grande impegno e sforzo l’argomento preparazione dei ragazzi resta una grande “strada in salita” ma il Consiglio Direttivo ringrazia la Commissione per il prezioso lavoro che svolge da sempre sperando che, almeno da qualcuno, si senta ripagata del tempo messo a disposizione per una categoria migliore.

Composizione del Gruppo di Lavoro

  • David Fucile (responsabile) 
  • Emilio Lecce  
  • Marcello Fabbri  
  • Fabio Ceni  

1 Regolare svolgimento della pratica
Il Presidente del Collegio, o suo delegato, vigila sul regolare svolgimento della pratica professionale, al fine di verificare che la stesa venga svolta in maniera effettiva e continuativa nel rispetto delle finalità indicate nella L.n. 75/85, nonché nelle presenti Direttive. Nel caso in cui, da eventuali verifiche che il Presidente ritenesse di effettuare o far effettuare da un suo delegato, emergessero delle gravi irregolarità o dichiarazioni mendaci, viene disposta l’apertura di procedimento disciplinare a carico del praticante e del professionista geometra ai sensi e per gli effetti degli artt. 11 e 12 del R.D. 11 febbraio 1929, n. 274.
Nel caso di pratica svolta presso ingegnere civile o architetto, la predetta circostanza viene segnalata – a cura del Consiglio del Collegio dei Geometri – all’Ordine di appartenenza del professionista.