CIPAG - Contributo Integrativo passato dal 4% al 5%

In fattura per i clienti privati dal 1 gennaio 2015

****NOVITA' 2021****  prestazioni in favore della pubblica amministrazione ­innalzamento al 5% aliquota contributo integrativo - modifica art. 2 del Regolamento sulla contribuzione.

Il Comitato dei Delegati, in linea con quanto statuito dalla decisione del Consiglio di Stato (n. 4062/2018) in ordine alla ingiustificata differenziazione derivante dalla diversa aliquota da applicare ai committenti privati o alle pubbliche amministrazioni per la determinazione
del contributo integrativo, ha approvato la modifica dell'art. 2 del Regolamento sulla Contribuzione portando al 5% l'aliquota del contributo integrativo anche a carico dei committenti pubblici.

Pertanto a decorrere dal 1° gennaio 2021 l'aliquota
del contributo integrativo da applicare in fattura è pari al 5% anche nei confronti delle pubbliche amministrazioni.

Dal 1.1.2015 il contributo integrativo in fattura per i clienti privati è passato dal 4% al 5%

Tra i provvedimenti indispensabili per rispettare gli obiettivi di sostenibilità a 50 anni imposti dalla legge Fornero n.214/2011, adottati dal Comitato dei Delegati nella seduta del 24.11.2011 ed approvati dai Ministeri vigilanti, è stata inserita la scelta di innalzare l’aliquota del contributo integrativo dal 4% al 5% a far data dal 1.1.2015.

Da tale data sarà quindi necessario per tutti gli incarichi da committenti privati indicare nelle fatture professionali l'aliquota del contributo integrativo al 5%.

Tale aumento non si applica per le prestazioni professionali effettuate alle Pubbliche Amministrazioni (consultare qui l'elenco) per le quali rimane in vigore l’aliquota del 4% . 

Per ulteriori informazioni sulle aliquote dei contributi obbligatori e per visionare l'elenco delle Pubbliche Amministrazioni è possibile consultare la sezione dedicata alla contribuzione.